DISSOLUZIONE FRA PASSATO E PRESENTE

Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.”

(Primo Levi)

Rimanendo in linea con la nostra poetica, abbiamo scelto come progetto di debutto una drammaturgia originale, “Dissoluzione”. Sei giovanissimi attori interpretano, in una chiave grottesca e tragicamente ironica, cinque nazisti revanscisti (in disfacimento fisico oltre che morale, i quali constatano con soddisfazione, festeggiando con dolci e champagne, che i “bei tempi” stanno tornando ed esprimono il loro disprezzo, in una critica acre e sottile, per il nascere di una nuova coscienza politica e socio- culturale) e una cameriera che funge da cartina tornasole e spunto di riflessione sull’odierna “Dissoluzione” di quella stessa nuova coscienza.



Gli attori sono calati in uno spazio surreale e simbolico e incarnano tratti stereotipati e deformi. Tale contesto alienante è reso possibile dall’uso di maschere espressive realizzate appositamente da Michela Cannoletta, mascheraia riconosciuta internazionalmente, sul calco del volto degli attori, conferendo così alle stesse unicità e iperrealismo nei movimenti facciali. Inoltre, tale espediente amplificherà e potenzierà l’originale lavoro sul corpo da parte degli interpreti – che sarà curato dalla coreografa di fama internazionale Anna Catalano – oltre a delineare ed accompagnare la partitura canora a cura della vocal trainer Marina Zampa .





“Dissoluzione” si situa in uno specifico quadro storico per riportare l’attenzione sul teatro come strumento di condivisione civica e come mezzo per leggere e affrontare la contemporaneità riflettendo sulle diverse declinazioni della discriminazione sociale e culturale, evidenziandone la superficialità che si riversa nelle relazioni intrapersonali ed interpersonali.

La sperimentazione, la contaminazione culturale e l’innovativa visione drammaturgica e registica rispecchiano una visione inedita riguardo a temi seppur largamente affrontati, che trovano già sia risonanze positive per la sensibilità e la precisione storica, e sia negative per l’approccio spesso sistematico e, a tratti, riduttivo.

Promuovere e indagare l’importanza della memoria storica, e i risvolti socioculturali e psicologici derivanti dal tradimento della stessa, con particolare riferimento ad una contemporaneità segnata da frequenti conflitti, non ultimo quello russo- ucraino. Tale riflessione contribuirà ad allargare e consolidare una comunità proattiva, integrata e attenta, oltre a stimolare una discussione portatrice di cambiamento.

Uno spettacolo multidisciplinare

Il team di professionisti e artisti del settore che hanno affiancato la nostra prima bravata

Giulio Federico Janni

Regista e Drammaturgo

Marina Zampa

Vocal Trainer

Anna Catalano 

Coreografa

Letizia Cardines

Ballerina